La grave situazione dei disabili anziani a Vicenza

23.10.2013 12:42

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Dipartimento Sociale Sanità Disabilità PRC di Vicenza - La situazione che si sta creando nell'Ulss n° 6, è molto grave.  I posti letto mancano nelle case di riposo e per molti anziani, con pensione minima e gravemente disabili, sono diventati solo un sogno poiché senza l'integrazione della retta da parte delle Amministrazioni, non sono ospitati.

La crisi si fa sentire anche a Vicenza, e i disoccupati sono in aumento e le famiglie non possono prendersi carico anche dell'integrazione della retta. Sono in aumento, infatti, anche a Vicenza, gli  anziani non più autosufficienti, bisognosi di cure e assistenza continuativa, di cui la famiglia non può occuparsi essendo legata ad orari di lavoro flessibili, e non essendo in grado di far fronte all'integrazione poiché non ha entrate sufficienti a mala pena al mantenimento minimo della stessa. Per questo motivo la Regione Veneto dovrebbe pensare di ritoccare e aumentare il finanziamento alle rette, al fine di togliere un peso alle famiglie, oltre a diminuire il costo sociale poiché un frequente ricovero in ospedale verrebbe a costare molto di più.

Le vicende  ormai sono tristemente note  e riguardano  il fatto che moltissimi comuni d’Italia, a fronte di ricoveri di soggetti anziani non autosufficienti o disabili, calcolano la quota di retta a carico dell’utente non solo sulla base del suo reddito, come prevede la legge, ma anche del reddito dei familiari, a cui poi viene richiesto il pagamento. Una prassi che spesso mette in ginocchio famiglie intere, costrette a pagare cifre esorbitanti.

I tribunali amministrativi nel corso di questi anni si sono pronunciati in materia, e per la nostra provincia pochi anni fa  il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1607/2011, ha dato completamente ragione agli utenti, in cui il reddito va calcolato sulla base delle entrate dell'utente e non del famigliare. In seguito il TAR del Veneto, con sentenza n. 950/2011 del 7 giugno 2011, si è uniformato alla giurisprudenza del Consiglio di Stato, affermando in modo incontrovertibile che la richiesta di integrazione della retta deve essere valutata prendendo a riferimento i soli redditi dell’assistito.
Da tempo la Federazione della Sinistra Veneta chiede alla Giunta regionale di intervenire su queste vicende, garantendo alle Amministrazioni Comunali adeguate risorse per rispondere ai bisogni dei non autosufficienti in piena osservanza delle leggi italiane.

Richiediamo quindi, all’Assessore Sernagiotto di recepire le sentenze e di provvedere al finanziamento delle rete sopratutto per i casi più gravi.

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